E’ TEMPO DI AGGIUSTAMENTI

Scorrono gli anni, volano i mesi e i giorni. Quanta pioggia è caduta, quanta neve! Ti svegli una mattina e pare che sia finito un altro anno, ma è soltanto un nuovo giorno, e qua e là è spuntata una nuova ruga: sulla schiena, sul soffitto, sulla guancia.. Marc Chagall..

Chagall non me ne vorrà se prendo in prestito il suo bel pensiero, lucido e spietato quanto basta per riflettere e non scordare che il tempo passa, nella vita si cambia e il guardaroba si adegua.

Gli anni non sono trascorsi invano e molte di voi come me, tra cambi di stagione e di tendenze, shopping compulsivo e armadi strapieni avranno, immagino, compreso due semplici lezioni legate a stile e guardaroba.

La prima ci ha insegna che non si può restare legate per tutta la vita ad un solo concetto estetico, anzi si può continuare ad educare il proprio stile seguendo l’umore del momento, sperimentando differenti approcci estetici pur restando fedeli a se stesse.

Ciò comporta una gestione puntale e constante del contenuto del guardaroba, mantenendo il controllo sullo shopping,  mandando definitivamente in soffitta il vecchio cambio di stagione e puntando su un contenuto fluido di capi supportato da continui aggiustamenti estetici.

Tutto ciò si tradurrebbe in un guardaroba così articolato: la maggior parte dei capi costituita da key pieces e da basic, versatili e quindi fluidi per stagionalità ed occasioni, circa il 70% del contenuto complessivo, da considerarsi come il cavallo di battaglia perché destinati a vestire la quotidianità; il restante 30% sarà occupato dagli statement pieces, capi destinati all’espressione di differenti aspetti del proprio stile nel rispetto dell’umore del momento, dell’età e dello spirito del tempo.

Invece, la seconda lezione non molto distante dalla prima ci ha insegnato l’approccio corretto nei confronti della moda, delle tendenze passeggere che in teoria dovrebbero rimanere relegate in un angolo dell’armadio e invece molto spesso si impadronisco di tutto lo spazio disponibile rendendo complicata la gestione del look quotidiano.

Il caso classico è quando in piedi davanti all’armadio spalancato e stracolmo di roba vi dite che non avete niente da mettervi: succede a tutte non è una leggenda metropolitana.

Sarò franca.. c’è un solo modo di venirne fuori e vivere in pace col proprio guardaroba ed è votarsi “alla semplificazione come stile di vita”, intesa come esperienza d’acquisto sostenibile che tenga conto di aspetti pratici quali: budget di spesa, shopping come investimento, assenza di sprechi e qualità al posto della quantità.

Lo shopping e la gestione del guardaroba così come l’abbiamo concepito fin d’ora, secondo una logica che “di più è meglio” non può più essere sostenuta.

Shopping compulsivo, armadi strapieni, moda usa e getta, cambi di stagione svuota armadi per far posto ad altra moda usa e getta non hanno più senso, l’accumulo e lo spreco sono abitudini primitive.

Il tempo passa, nella vita si cambia, il guardaroba si adegua ed oltre ad essere l’espressione del proprio stile e delle proprie abitudini di consumo, il suo contenuto è in grado di svelarci anche il contesto sociale e culturale nel quale viviamo.

Perciò, è giunto il momento di emanciparci come consumatori e di seguire un approccio più sobrio orientato alla selezione, alle scelte sostenibili, al benessere e ai continui aggiustamenti.