IL BELLO, IL BRUTTO E LA CATTIVA!

 

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Da dove devo cominciare?

Forse potrei cominciare dal fatto che negli ultimi tempi sento di essere circondata..

Ma voi davvero non avete notato niente?

Ovunque io vada: al mercato, a far shopping, agli appuntamenti di lavoro, mentre corro, in libreria, in caffetteria, ecc.. ecc.. io sono circondata!

Qualcosa di brutto ha invaso la mia città e se ne va in giro beatamente penzolando dal braccio di moltissime donne di ogni età.

Si tratta della O Bag, probabilmente una delle shopper più brutte che sia mai stata realizza, a parer mio si intende.

Una voce si leva dal profondo della mia pancia ogni santa volta che ne incrocio una e urla.. come cavolo è possibile che una borsa così brutta sia anche, evidentemente, la borsa più acquistata dalle donne? Possibile che piaccia così tanto?

Disperazione a parte, il fenomeno O Bag mi ha fatto riflettere parecchio e sono giunta alla conclusione che ormai, molti consumatori non sono più in grado di distinguere il bello dal brutto.

Intendo dire, le cose belle e di buon gusto da quelle brutte che sono semplicemente solo di tendenza.

La O Bag è la dimostrazione di come un’azienda possa, con la sola imposizione di un’ottima strategia di marketing, trasformare una borsa adatta solo per recarsi in spiaggia, in una borsa ideale per tutte le occasioni e per tutte le stagioni.

Basta solo cambiare gli accessori e il gioco e fatto: pellicciotto per la montagna, pizzo per la cerimonia, ad esempio.

Un vero incubo!

A questo punto immagino sarà chiaro a tutti che il bello a cui mi riferisco è il buon gusto ormai perduto, il brutto invece è il cattivo gusto che avanza inesorabile e la cattiva senza peli sulla lingua sarei io, evidentemente..

So bene che i gusti personali non si discutono, anticipo il vostro pensiero, tuttavia io vorrei discuterli eccome!

Vorrei invitarvi a riflettere sull’opportunità di provare ad essere più esigenti, a meritarvi le cose belle.

Non perdete l’abitudine di avere idee e gusti personali, di pensare con la vostra testa e, sopratutto, lo dico ogni volta come fosse un mantra, di sviluppare un senso critico nei confronti delle tendenze moda.

Se un accessorio o un capo d’abbigliamento è indossato dal 70% della popolazione, non vuol dire che deve per forza piacere anche a voi!