INTERVISTA A WALTER DANG STILISTA GENTILUOMO!

Lo stilista Walter Dang in uno scatto di Enrico Frignani

Di solito quando incontro qualcuno che desidero intervistare arrivo all’incontro, sfodero una moleskine, la mia fedele penna bic e mi metto in ascolto: scribacchio, chiacchiero, faccio domande, osservazioni e prendo nota in un’oscura scrittura rapida e fugace che solo la sottoscritta è davvero in grado di comprendere.

Potrei registrare la conversazione ma non voglio, perderei la possibilità di cogliere le sfumature più intime e personali, quelle che riesco ad afferrare con tutti i miei sensi e ad imprimere sul foglio di carta fermando l’istante.

E’ più una ricerca di sensazioni, quelle che il mio interlocutore mi trasmette, piuttosto che una fedele riproduzione del contenuto delle sue parole.

E’ così che è andata con Walter Dang reduce dal successo della sfilata della sua ultima collezione, A/I 16-17, avuta luogo in occasione della prima edizione della Torino Fashion Week.

Una sfilata omaggio alla carriera del raffinato stilista molto amato ed apprezzato che negli anni è riuscito ad affascinare tante torinesi con le sue creazioni, la cortesia, la signorilità dei modi e la gentilezza.

Un mix incredibile di contemporaneità e ricerca, elementi che caratterizzano da sempre le sue collezioni e il savoir-faire del gentiluomo amante del bello e delle buone maniere.

Walter Dang d’origini franco-ispano-vietnamita è un fine ricercatore e uno spirito libero con una naturale propensione verso le altre culture, i viaggi, l’arte, una visione cosmopolita ed una personalità che senza compromessi si esprime attraverso le sue creazioni e uno stile personale estroso, ricercato ma che non rinuncia alla praticità.

 

Stile, non cerco di  essere stiloso a tutti i costi desidero essere quello che sono, mi interessa molto di più dare la precedenza alla comodità, ai capi pratici e ad uno stile che mi consenta di poter svolgere il mio lavoro in atelier agevolmente Sono dedito al mio lavoro e non faccio molta vita mondana. Pensate che ho ancora buona parte del contenuto del mio guardaroba ancora chiuso negli scatoloni dall’ultimo trasloco!

 

Guardaroba, come dicevo parte del contenuto del mio guardaroba è ancora chiuso negli scatoloni dall’ultimo trasloco avvenuto circa 14 anni fa. Ad ogni modo dentro il mio armadio ho una serie di capi ai quali sono affezionato: alcune giacche Mugler, un maglione di lana di lama caldissimo, un prodotto artigianale fatto a mano in Ecuador, un completo rosa, il  mio colore preferito in assoluto, di Courrèges acquistato 27 anni fa a Parigi in Rue Saint Honoré, un paio di sneakers in pitone rosa fatte realizzare nelle Marche, appartenenti alla mia collezione di borse e scarpe del 2010/2011. Inoltre, mi piace indossare tute da ginnastica perché sono comode e confortevoli e nel mio guardaroba non mancano mai!

 

Accessori, ho molte paia di scarpe da ginnastica, le indosso spessissimo e le colleziono, soprattutto sono sempre alla ricerca di modelli dai colori sgargianti e divertenti che acquisto prevalentemente all’estero. Colleziono anche occhiali da sole, nuovi oppure vintage, ho dei pezzi di Paco Rabanne.   

 

Shopping, compro quello che mi piace, ultimamente ho acquistato dei capi di Adolfo Dominguez stilista spagnolo. Faccio shopping a Barcellona dove ho un paio di negozi di riferimento nel Barrio Gotico e dove di solito trovo capi che mi rappresentano.

 

Walter mi racconta di aver iniziato il suo percorso professionale nella moda negli Atelier d’Haute Coutere di Parigi, è stato collaboratore personale di Pierre Cardin, un grande innovatore dallo stile avanguardista, tra i primi stilisti che con il suo lavoro ha contribuito a cambiare le regole della moda, un tempo appannaggio solo dei ricchi, creando abiti “anche per l’uomo e la donna della strada”.

A questo proposito ricordando Pierre Cardin chiedo a Walter cosa pensa dello stile delle torinesi..

Le torinesi insieme alla palermitane sono tra le più eleganti d’Italia. Io con il mio lavoro ho deciso di vestire tutte le donne eleganti. L’eleganza potrebbe nascondersi nella semplicità di una donna, nel modo in cui cammina, si muove, parla, scende da un’auto. L’eleganza potrebbe essere sorprendentemente ovunque!

“Essere se stessi e non cercare di essere amato a tutti i costi”, è questa l’espressione che più mi colpisce di Walter; l’amor proprio e l’accettazione di se stessi incondizionatamente è probabilmente il miglior riconoscimento che un uomo deve a se stesso.

E’ il raggiungimento della maturità e della saggezza, del saper vivere scegliendo di darsi ascolto e il resto, le cose materiali che riempiono la vita, sono solo un pretesto per avvicinarsi alle persone.

Belle le immagini e i ricordi che Walter, durante l’intervista, ha raccontato di suo padre, un uomo fiero, elegante e discreto, un gentiluomo con un lascito vivido e importante nella sua vita.

Quando porti stretto nel tuo cuore qualcuno che hai amato tanto, porti dentro la testimonianza della sua esistenza e di tutta la bellezza che in vita ha saputo donarci: pensieri, parole, maniere, affetti, curiosità, espressioni..

Noi con le nostre vite e con tutto ciò che realizziamo di buono siamo parte di loro e in noi, nel nostro saper stare al mondo, c’è sempre una parte di loro.

Come il gentiluomo che alberga nel cuore, nei modi cortesi e nella continua ricerca dell’eleganza di Walter Dang.