LA CULTURA NON VA MAI IN VACANZA!

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Un’esperienza possiamo solo immaginare come sarà, e sarà sempre unica e irripetibile. (cit.)

Si, la cultura è come lo shopping: “non va mai in vacanza”!

Lo dimostra un recente studio promosso qui nel bel paese, che ha identificato l’interessante identikit di quelli che vengono già definiti come  “culture shoppers”, ossia i consumatori di cultura.

Si tratta prevalentemente di donne tra i 35 e i 55 anni che risiedono per lo più al nord Italia, hanno uno spiccato senso estetico, amore per la bellezza, per l’arte e per il buon gusto.

Naturalmente, lo studio va molto più in profondità riguardo le caratteristiche delle culture shopper, mi riferisco all’educazione, alla scolarizzazione e alla professione.

Ad ogni modo, ciò che emerge da questo studio è che le donne dimostrano di dare maggiore importanza all’arte, al buon gusto ed allo stile rispetto agli uomini: un buon 60% circa rispetto al 39% attribuito ai maschi.

Le donne sarebbero ottime consumatrici di cultura, mettono volentieri mano al portafogli per acquistare libri, visitare mostre, fare viaggi, andare a teatro, acquistare arte e oggetti che con l’arte, la bellezza ed il buon gusto hanno a che fare.

Per quanto mi riguarda l’aspetto più interessante della ricerca è che evidenzia una generalizzata propensione, sia maschile che femminile, all’acquisto di beni immateriali.

Quindi, si spenderebbe meno denaro per accumulare oggetti e più denaro per accumulare esperienze, sopratutto in vacanza, anzi spesso al posto della classica vacanza!

Il denaro scarseggia per tutti e non volendo rinunciare del tutto allo shopping, sarebbe meglio dare un senso alle nostre spese, acquistando qualcosa che arricchisca lo spirito e ci lasci un senso di pienezza.

Personalmente posso dire che negli ultimi tempi ho praticato un po’ meno lo shopping convenzionale preferendo accumulare un po’ più di felicità e relax, piuttosto che abiti ed accessori.

E’ incredibile che a dirlo sia proprio io che di mestiere faccio la Personal Shopper, vero?

In realtà non è così e il fatto che sia proprio io a dirlo, invece, dipende dall’aumento di pacchetti ed ore di consulenza che sempre più spesso mi vengono richieste, da regalare a mamme, mogli ed amiche.

Mi prendo la libertà di far rientrare le mie ore di consulenza di guardaroba, stile personale, utilizzo degli accessori, valigia elegante, ecc.. nel novero dello shopping culturale: si tratta di ore dedicate all’arricchimento personale, in grado di incidere sul benessere, sulla leggerezza e di rendere la vita più piacevole.

L’acquisto dell’oggetto ha forse un senso di prevedibilità e limita l’immaginazione, l’esperienza, invece, libera l’immaginazione e perde di prevedibilità, può essere unica e davvero personale.

Lo vedo nel sorriso e nella felicità delle mie clienti, che a fine lezione tornano a casa con un profondo senso di soddisfazione, certe di aver fatto qualcosa di utile e bello per se stesse!

Buone vacanze a tutti!! 😉