La moda non è solo ciò che acquistiamo e che indossiamo ogni giorno, è sopratutto cultura del passato.
Essa è lo specchio del nostro tempo che riflette le ragioni sociali e culturali in un dato momento storico.
Ma la moda è anche creatività applicata all’estetica del passato, che contribuisce al cambiamento del concetto di bellezza ed eleganza.
E così l’atto di indossare un abito di tendenza, magari acquistato in saldo e preso al volo presso un marchio “low cost”, diventa una scelta che va oltre l’abito stesso.
La differenza sostanziale sta tutta nella capacità di rendersi conto, “di sapere”, che l’abito che abbiamo scelto per noi, non è la semplice realizzazione di un desiderio ( lo voglio, mi serve, mi valorizza, lo abbino ad almeno 3 cose diverse, ecc.. ), è piuttosto una scelta di tipo culturale.
Non desidero certo confondervi le idee, continuate pure a far shopping in assoluta liberà d’animo e seguite il vostro istinto, non avete bisogno di munirvi di un testo di storia della moda per comprare meglio.
Tuttavia, è sempre meglio saperne un po’ di più riguardo alla moda e al suo passato, alle trasformazioni che l’hanno percorsa e alle ragioni riguardo le sue evoluzioni.
Solo così si potrà davvero apprezzare fino in fondo, la bellezza di un’immagine colta su una vecchia rivista femminile, appartenente ad un altro periodo storico italiano, specchio di una società e di un’estetica differente da quella attuale.
Date un’occhiata all’immagine in alto, l’avrete certamente già notata, si tratta di un collage realizzato con due foto bellissime: a sinistra la foto tratta da una copia del settimanale femminile, Noi Donne, uscito nel marzo del 1958, mentre la foto a destra è l’immagine di copertina del mensile femminile Amica, appena uscito, agosto 2015.
Due meravigliosi abiti a righe, quello a sinistra racconta di una ritrovata femminilità dopo le vicende che contraddistinsero la seconda guerra mondiale: vita sottile, gonna a corolla che enfatizza la silhouette, tipica dello stile degli ultimi anni ’50; l’abito a destra pur ispirandosi alla femminilità dei ’50, semplifica le linee, alleggerisce e ripulisce l’estetica dell’abito rendendolo contemporaneo.
Il passato ritorna e porta con se le righe, che evidentemente è dal 1958 che “ritornano con successo ogni primavera”, e il mood dei ’50 ma rivisitato.
Perciò, la moda asseconda i cambiamenti sociali ed è in continua evoluzione: si ispira al passato e lo ricrea adeguandolo al contesto.
Perché ciò accade?
Forse perché guardare indietro ci rende più responsabili e consapevoli del presente.
O forse perché rispolverare qualcosa di vecchio, appartenuto al nostro passato, come un semplice abito, è un po’ come recuperare un valore e di valori, adesso, c’è né un gran bisogno!