CHE DONNA SEI?

..recita la domanda di un test qualsiasi dedicato alle donne..

Che domanda, penso tra me e me, dovrebbero smetterla di pubblicare questi inutili test!

Ma poi succede che la domanda del test comincia a tamburellarmi nella testa ed io ci penso seriamente..

Che donna sono?

Sono quel tipo di donna che adora fare tutto quello che un bel po’ di donne detesta fare o trova assurdo.

Mi alzo all’alba per truccarmi alla perfezione e vado a letto a notte fonda per struccarmi alla perfezione.

Programmo i miei look anche con parecchi giorni di anticipo e non dico mai che non ho nulla da mettermi, perché di solito ho sempre un sacco di roba da mettermi.

Esco di casa sempre con almeno un filo di fondotinta, un tocco di rimmel e un po’ di gloss sulle labbra.

Vado in giro senza calze anche in pieno inverno e all’occorrenza, quando l’abito lo richiede, mi strizzo dentro la biancheria shaping.

Nel primo caso, prima di uscire di casa mi spalmo una quantità massiccia di crema super idratante sulle gambe e mando giù, a scopo preventivo, un vivinc; nel secondo caso, inspiro profondamente e mi infilo nei miei ciclisti super modellanti.

Sono la tipa che non aspetta mai di avere un’occasione giusta per acquistare un abito, anzi di solito l’occasione se la inventa.

Non mi vesto per compiacere un uomo, lo faccio solo per compiacere me stessa.

Investo in beauty care: ho deciso di regalarmi un bel filler al viso per i miei 45 e ne vado fiera!

Entro da Intimissimi con l’intenzione di acquistare fruscianti completini in pizzo e ne esco con una scorta di tshirt e pigiami da uomo, si ma per me!

Mi piace il mio lavoro, ho avuto il privilegio di sceglierlo e lo faccio con impegno e passione e per questo adoro osservare le belle donne che incontro, le donne eleganti, divertenti e curate, quelle un po’ differenti attirano di più la mia attenzione, forse le sento più affini a me e così mi conducono in mondi che posso immaginare.

Che donne siamo?

Noi donne non siamo tutte uguali, semmai siamo tutte diverse e forse bisognerebbe smetterla di continuare a pensare che tutte condividiamo in assoluto le stesse scelte, le aspettative, gli stessi interessi e i fini in nome di un’appartenenza comune universale.

La diversità è una ricchezza, un valore di reciproco rispetto e di crescita comune e per quanto io non mi senta affine a tante donne, mi sento solidale con l’espressione della loro unicità.

Non da tutte le donne mi sento rappresentata e non tutte condividono il mio stile di vita, la mia scelta di non avere messo al mondo dei figli viene ancora interpretata, da alcune di loro, come un problema, una debolezza, oppure come l’espressione arrogante della mia emancipazione femminile.

Il mio è solo un’altro dei mondi femminili possibili che non devo giustificare, come nessun’altra donna dovrebbe mai fare.

…donne alla moda e donne controcorrente, cantava Zucchero negli ’80 per esprimere, mi auguro, un concetto universale di tolleranza ed accettazione dell’unicità femminile molto più complessa.