Non sono certa che “mettersi i vestiti del partner salverà il mondo” come ha recentemente dichiarato la spumeggiante Vivienne Westwood, ponendo l’attenzione sulle questioni ecologiche che da sempre le stanno a cuore.
Si sa che la stilista britannica è una fervente attivista del movimento ecologista, impegnata nella battaglia a favore della moda sostenibile senza compromessi, tanto da aver mandato in passerella in modo provocatorio e in occasione della London Fashion Week Autunno Inverno 2017/2018, uomini e donne vestiti praticamente allo stesso modo, agghindati indistintamente con tulle, coroncine, abiti e giacche sovradimensionate.
Tuttavia, anche io come lei nel mio piccolo sono convinta che pescare qualche pezzo dal guardaroba di lui può essere utile in molti sensi..
Intanto ci permette di allenare la creatività considerando nuove parabole stilistiche e interferenze con altre estetiche ricche di interesse, e mi riferisco alla cultura degli abiti maschili da sempre fonte di ispirazione per il guardaroba femminile.
E poi, volete mettere avere a disposizione altri capi a costo zero: meno spreco, più risparmio, ridistribuzione delle risorse, più consapevolezza nella scelta della qualità dei vestiti da preferire alla quantità.
Il guardaroba di lui è una vera risorsa per una donna curiosa e con la mente fervida che non si lascia scoraggiare dalle convenzioni e dalle proporzioni.
Come e cosa prendere dal guardaroba di lui?
Non è cosa da tutte, lo dico senza troppi giri di parole e nel caso siate giunte fino a questo punto della lettura con scetticismo allora vi esorto a non proseguire, smettete di leggere perché da adesso in poi i confini estetici tra maschile e femminile si annulleranno ed entreranno in gioco “sproporzioni” poco femminili e poco donanti, dal gusto innovativo, dense di tensione evolutiva ma da maneggiare con molta cura.
In pratica tutto ciò che vi suggerirò di fare è di sfruttare il trend oversize in bilico tra sartoriale e streetwear di cui l’innovatore stilista Demna Gvasalia, se non avete ancora sentito parlare di lui è solo questione di tempo, ideatore del brand Vetements e attuale direttore creativo di Balenciaga è portatore sano.
Creatore di un genere univoco in grado di rivoluzionare il sistema moda, di sovvertire i classici codici estetici e di rendere fluido il guardaroba, lo stile di Demna Gvasalia rende possibile ciò che non era ancora del tutto pensabile: vestire i panni di lui, le sproporzioni di taglia, con disinvoltura ed ironia.
Perciò, prendete in prestito dal guardaroba di lui i pezzi da sopra: camice, morbidi maglioni, tshirt, giacche, meglio quelle poco strutturate, sarà più semplice adeguarle alla silhouette femminile; ma anche cinture, calzini, sciarpe e cappelli.
I pantaloni sono più complicati da interpretare ma io non li escluderei a priori e valuterei i modelli più morbidi, oppure i jeans in denim scuro da indossare arrotolati e ben stretti in vita con una cintura di cuoio.
La regola prevede di indossare un solo pezzo di lui alla volta, in modo da bilanciare il volume tipico della grandezza di taglia con la perfetta vestibilità dei vostri abiti.
Il risultato sarà un look dal gusto piuttosto casual e destrutturato al quale aggiungere un tocco di femminilità con gli accessori giusti: scarpe, pochette e vistosi bijoux.
Vi avevo avvisate che non è cosa da tutte avere l’audacia di andarsene in giro indossando taglie abbondanti e volumi sproporzionati, tuttavia, se non ci avete ancora fatto caso sarà da almeno due stagioni che i brand della fast fashion più noti si ispirano alla moda proposta da Vetements.
Io, dal canto mio, sarà almeno qualche anno che mi infilo discretamente nei suoi panni e prendo in prestito i maglioni, qualche camicia, la cintura di cuoio e le sue t-shirt e quando non mi basta il suo guardaroba allora faccio un giro dentro quello di mio padre, quando torno a casa giù al sud. Leggi qui
Vestire i panni di lui sarà pure ecologico come sostiene Vivienne Westwood ma di certo è una scelta economica, innovativa e divertente.
Una rivoluzione culturale è in atto, l’onda lunga del cambiamento che ridefinirà i codici estetici, modificherà il sentire comune, si insinuerà dentro i nostri armadi e ci lascerà liberi di essere ciò che siamo!