Al via la seconda edizione della manifestazione tutta torinese Dreamers in programma dal 3 al 5 novembre presso Lingotto Fiere.
Questa nuova edizione dedicata al tema “Future Memories”, ovvero a come il passato può porre le basi per il futuro della moda e stimolare crescita, creatività e sostenibilità, inteso come connubio tra etica ed estetica della moda, un tema che mi sta molto a cuore e la cui evoluzione sociale e culturale seguo e racconto da anni su questo blog.
Il sistema moda sta attraversando un’interessante periodo di trasformazione del suo modello produttivo.
Creatività, originalità, bellezza, estetica, tutti valori fondamentali della moda, sono stati considerati per molto tempo estranei alle questioni legate alla sostenibilità, al rispetto dell’ambiente e ai diritti dei lavoratori coinvolti.
Oggi la separazione tra il valore dell’etica e l’importanza dell’estetica della moda si affievolisce e si manifesta da più parti, marchi e consumatori, una sensibilità e un interesse crescente verso la rivalutazione della filiera produttiva: l’importanza dei materiali, dei filati, dei fissaggi, della manifattura e la qualità dei capi e degli accessori.
I cambiamenti intercorsi negli ultimi anni sono evidenti dai dati che riguardano il consumo pro-capite di fibre tessili, che sono cresciuti dagli 8 kg per abitate nel 2000 a circa 13 kg nel 2015, un +68%.
Bisogna considerare che ogni kg in più consumato genera un corrispondente incremento di energia consumata, sostanze chimiche rilasciate nell’ambiente ed esaurimento di materiali non rinnovabili.
Tuttavia, c’è un fenomeno nuovo che si manifesta all’orizzonte capace di ispirare i comportamenti e di innescare i cambiamenti; mi riferisco alla creazione di nuovi prodotti realizzati con materiali e processi produttivi sostenibili, come la sneaker Adidas by Stella McCartney realizzata in parte con un filato proveniente da bottiglie di PET recuperate nell’oceano dall’organizzazione ambientalista, Parley Ocean Plastic.
Questo ed altri interessantissimi esempi che coinvolgono l’impegno di molti marchi, dimostrano come la moda può essere sostenibile e cool allo stesso tempo.
Questa seconda edizione di Dreamers, con il suo programma ricchissimo di Talk e Workshop e attraverso la partecipazione di ospiti ed illustri esperti del settore, affronterà e approfondirà le tematiche sopra illustrate, ponendo l’accento sulla rivalutazione del know how unico che contraddistingue il nostro paese e la riscoperta del Made in Italy.
Inoltre, Dreamers per l’occasione diventa guest project di Operae Indipendent Design Fair entrando a far parte di Contemporary Art Torino, il più importante evento italiano dedicato alla sperimentazione contemporanea, contribuendo così a definire la moda come vero e proprio terreno di contaminazione e di dialogo con l’arte contemporanea.
Non mancate, ci vediamo da Dreamers!