IL DOLORE DI MONSIEUR SAINT LAURENT!

Obit Yves Saint Laurent

Yves Saint Laurent

Yves Saint Laurent diceva di provare un dolore fisico quando vedeva una donna resa patetica dalla moda.

Non posseggo un briciolo del genio creativo, dell’intelligenza e dell’autorevolezza del grande stilista mancato nel 2008, lo so bene, ma condivido il suo stesso dolore.

Anche io, quanto vedo una donna adulta resa patetica dalla moda, provo una fitta alla bocca dello stomaco e vengo assalita da un sottile moto di tristezza.

La bruttezza mi fa questo effetto, mi rattrista.

Recentemente ho visto ciò che potrei definire “l’Anticristo del buon gusto”, una visione improvvisa quasi sconcertante che date le circostanze mi ha molto provata.

Non sono certa si tratti esattamente della stessa tipologia di donna patetica alla quale si riferiva Monsieur, tuttavia qualcosa mi dice che si tratta di una versione anche peggiore.

Come lo so?

Perché Monsieur non avrebbe potuto neanche lontanamente posare il suo sguardo su simili tragedie umane: la poveraccia di turno sarebbe rimasta incenerita già a distanza di 500 mt dal suo buon gusto e dal genio creativo, impedendogli così, per fortuna, una morte per sconcerto!

Ma veniamo a noi e senza indugio affrontiamo la questione a mente fredda ed esaminiamo alcune peculiarità di questa donna.

Trattasi di femmina adulta/matura, indossa leggings ma preferisce l’abbinata minigonna o short, calze velate color carne e tacco 12, adora la manicure stile artiglio in technicolor e il make up abbondante.

Tutto ciò che riveste il suo fisico è rigorosamente micro, stretch, trash e cheap (in questo caso cheap non fa rima con chic) sia in verticale che in orizzontale, qui ciò che conta è la quantità di pelle da esporre e non certo la quantità o qualità di tessuto che sta fuori.

In genere fa uso spropositato di orpelli cheap nel vano tentativo di dare un tocco personale e ricercato al look.

Il risultato finale dei suoi mix&match, raffazzonato e precario, esprime l’idea di una donna felicemente inconsapevole, che non ha la minima idea dell’esistenza di una cosa che si chiama “buon gusto” e un’altra che si chiama “semplicità” .

Figurarsi poi se ha mai sentito parlare di “stile ricercato e cura di una certa sobrietà”!

E’ la più amata da tutti i maschi trash nel raggio d’azione delle sue tette e delle sue cosce ed è apprezzata solo dalle femmine della sua specie, tutte le altre la compatiscono.

La domanda nasce spontanea: dove cavolo si va conciate così?

Il suo stile rappresenta la più contorta espressione di ciò che si definisce “Bancarella Style” che in verità ha molte altre interpretazioni oltre questa.

Si può essere sexy e femminili, apprezzate dagli uomini come piace a lei, non quelli trash per la verità, anche indossando un abito dalle giuste proporzioni che vesta sopratutto “l’Attitude” alla propria naturale bellezza, senza sforzo!

Ma questo è un pensiero evidentemente semplice, per lei.. chissà!

To be continue…