Sei bellissima, questo vestito ti dona alla perfezione, esalta la tua femminilità in modo discreto e naturale. La taglia è quella giusta, non servono ritocchi. Il colore illumina l’incarnato. Sei elegante e raffinata. Come ti senti?
La cliente sorride mentre osserva la sua immagine riflessa..
Mi sento bella, sembro un’altra, una donna diversa. Mi piaccio molto!
Però poi aggiunge..
Ma io questo vestito quando lo metto, non ho un’occasione adatta per poterlo indossare!!
( Tratto da una tipica conversazione intercorsa tra me ed una delle mie clienti )
Succede spesso, forse anche a qualcuna di voi è successo, di scovare, finalmente, un vestito che “ti fa bella”: non aggiunge un solo anno, sfina, allunga, sostiene i glutei e l’autostima, ossigena il cervello e rinvigorisce i sensi, dona gioia e benessere, insomma, in una sola parola fa il “miracolo”.
Eppure, nonostante tanta inattesa magnificenza il tarlo dell’occasione adatta per poterlo indossare si insinua nella mente e manda tutto alle ortiche.
Così, adesso mentre scrivo questo post, decido di svestire i panni della consulente assennata, accantono per un attimo la mia professione e mi piazzo io davanti allo specchio con indosso quel vestito miracoloso.
Io che farei?
Come molte di voi valuterei la variabile “occasione adatta all’uso” e non trovandola, farei una cosa che so fare benissimo: ne creerei una su misura, un’occasione adatta all’abito.
Possibile che sono l’unica donna capace d’inventarsi l’occasione speciale per indossare l’abito in grado di tramutarmi in una simil-dea?
Qui non stiamo parlando di un abito qualsiasi, che ci importa di un vestito che veste discretamente bene e che possiamo acquistare un giorno qualsiasi senza pensarci troppo!
Qui stiamo parlando di un vestito che ha la capacità di tramutare la normalità in eccezione, la vita di tutti i giorni in un’occasione speciale.
Nel pieno del terzo millennio l’esperienza del consumo si basa ormai su una normalità costruita attraverso le eccezioni: quelle “eccezioni normali” che le persone si costruiscono all’interno del dispiegarsi della vita quotidiana alla ricerca della felicità.
( Real Fashion Trends di Francesco Morace )
Di quale felicità parliamo?
Della felicità di concedersi il lusso, attraverso l’acquisto di un abito, di rompere gli schermi della propria quotidianità e creare tante piccole occasioni speciali, nella vita di tutti i giorni, per poter indossare quel vestito che ti fa tanto bella e che adori.
E’ da una vita che di tanto in tanto do un’aggiusta alla mia vita in funzione di un abito che desidero ardentemente indossare, oppure di un paio di scarpe pazzesche, di una blusa, di una pochette, ecc..
Quello che intendo dire è che di abito in abito, o quel che era, ho dato così tante scosse alla mia vita in funzione di quel desiderio di sentirmi bella nei miei panni, da essere riuscita a cambiarla la mia vita.
Dite la verità, avete anche voi una mezza volta pensato di inventarvi quell’occasione giusta?
Le donne si dividono in due categorie, quelle che danno piccole scosse alla quotidianità in nome di un vestito e quelle che restano in attesa.
Ecco perché affermo che i bei vestiti aiutano a vivere meglio, a vivere più felici!