La scorsa settimana ho preso un treno e sono andata in trasferta in provincia di Cuneo, ospite del comune di Fossano, in occasione di un’interessante iniziativa in programma per tutto il mese di marzo: un fitto calendario di eventi tutto al femminile.
8 marzo non basta, vogliamo D+ (non solo mimose), questo è il titolo dell’iniziativa, una dichiarazione d’intenti, non vi pare?
Ho fatto la mia parte, ho dato il mio piccolo contributo intervenendo nell’ambito del primo dei tre Workshop in programma, intitolato, Dal talento all’impresa in rosa.
Il Workshop al quale ho partecipato è stato ideato dall’assessore alle Politiche del Lavoro e delle Pari Opportunità, Cristina Ballario, gestito da iMpronta ed ospitato all’interno degli spazi di uBloom, il Coworking di Fossano.
Il programma di incontri è rivolto a tutte le donne, non solo cittadine italiane, che desiderano inserirsi ed integrarsi attivamente nel mondo del lavoro con una loro iniziativa personale.
Qual’è il tuo talento personale e come fare per convertirlo in una professione?
Questa è stata la domanda alla quale si è cercato di dare una risposta, raccontando e condividendo con tutto il gruppo “in rosa” il proprio talento: cucinare, cucire, organizzare eventi, seguire iniziative, tinteggiare, fare traduzioni, occuparsi dei bambini, ecc.. una vera miniera di capacità da sfruttare.
Io sono brava a vestirmi bene e sopratutto ad aiutare le altre donne a vestirsi bene, indipendentemente dal budget di spesa, ho esordito così, ed è stato il modo in cui mi sono presentata al gruppo di donne che hanno seguito con interesse il mio intervento.
Decidere di seguire le mie passioni, scegliere, anni fa, di cambiare strada e di intraprendere un nuovo percorso professionale non è stato affatto semplice e continua tuttora a non essere facile.
Tuttavia, è un’esperienza entusiasmate ed unica, oserei dire energizzante, qualcosa che bisognerebbe concedere a se stessi, nella vita.
E’ un privilegio avere la possibilità di creare il proprio futuro, trovare il modo di trasformare il proprio talento in una professione.
Il desiderio di sperimentare nuovi percorsi, mettersi in gioco, condurre in prima persona la propria vita, brucia dentro come fosse l’unica via d’uscita: è la natura di alcuni, non di tutti.
Qui sta la fondamentale differenza tra coloro che decidono di andare oltre il proprio talento e coloro che scelgono di non farlo.
Ogni donna alla quale martedì scorso ho raccontato il mio talento e la mia esperienza, ha un proprio talento, una passione che desidera seguire e trasformare in una professione: aprire un Atelier è l’idea che le accomuna ed io credo sia un bellissimo progetto.
Trovare il modo per farlo è la sfida più grande e riuscire dipenderà sopratutto da quanta forza hanno di credere in se stesse.
A loro, alle donne che hanno ascoltato la mia storia e a tutte coloro che hanno un talento da sfruttare, auguro ogni bene e di aver successo!
Grazie per avermi dato la possibilità di ascoltare le vostre storie e scoprire i vostri talenti.
Concludo con una citazione che adoro, dell’artista statunitense John Baldessari…
“E’ sempre più a buon mercato, il talento. Per essere un bravo artista devi essere ossessionato. E trovarti nel posto giusto al momento giusto”
Ps: grazie mille Lucia! 😉