SELFIE VICTIMS!

 

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Selfie 2014/15

 

Nel 2015 aspettatevi parecchie inversioni di tendenza, una tra tutte, chi meno appare, si noterà di più!

Ha ragione Serena La Rosa, giornalista del settimanale femminile Gioia!, quando scrive che nel 2015 maturerà una nuova consapevolezza, già in atto secondo me, ossia che “a nessuno importa più niente di vederci protese sullo sfondo della pineta di Bibione”, cito testuali parole tratte dal suo articolo.

Ma voi non siete un po’ stufi?

Stufi di tutta questa frenetica attività mediatica, il più delle volte noiosa e priva di sostanza.

Bisognerebbe dare un senso ai nostri selfie, ammesso che abbiano mai avuto senso, oppure restare nell’ombra e far tesoro dell’assenza.

E se per caso avvertissimo l’irrefrenabile bisogno di sentirci gratificati, invece di afferrare lo smartphone e spararci un selfie qualsiasi, dovremmo afferrare un libro, una rivista, un quotidiano e farci una cultura.

Magari potremmo farci una passeggiata, fare shopping, fare un dolce, prendere un caffè con una vecchia amica, andare al mare, senza dover necessariamente farlo sapere al resto del mondo, almeno non tanto spesso.

La gratificazione personale non passa certo attraverso la quantità di like che riusciamo a scroccare tutti i santi giorni con un selfie.. e questo lo sanno tutti, anche i più convinti rappresentanti della categoria dei Selfie Victims.

E poi in fondo cosa resta?

L’immagine di una foto che il più delle volte non corrisponde a ciò che siamo realmente, alla nostra vera essenza, perché in realtà è sempre tutto più complicato di come appare.

L’essenziale è invisibile agli occhi.

C’è ancora qualcosa che vorrei dire prima di concludere questo post e sono certa che ciò che scriverò non incontrerà il favore di tutte le donne: amiche care per quest’anno rinfoderate le tette e sfoderate il cervello, che certamente avrete!

E basta con sto sfoggio pubblico delle vostre grazie, tette, culi e cosce!!

Conquistare l’attenzione di certi uomini non basterà a fare di voi una donna più sicura di se stessa, vi servirà ben altro, garantito.

E’ infinitamente più semplice ottenere attenzioni ed apprezzamenti sparandosi una posa mezza nuda, che conquistare rispetto e credibilità personale o professionale.

Tuttavia, se vi accontentate così, fate pure, in fondo siete artefici della vostra immagine.

Prendo in prestito un pensiero di Raf Simons, direttore creativo della Maison Dior e mi permetto di estenderne il significato oltre l’aspetto puramente tecnico, legato al settore di riferimento, la moda: se qualcosa è facilmente accessibile non è poi così interessante..

Ci siamo capite, vero?