Recentemente ho ricevuto un’email davvero bella, di quelle che ti fanno sorridere e un po’ emozionare.
L’ha inviata una “ragazza cinquantenne”, così si definiva, per conto però della giovane figlia prossima ai 24 anni:
..non le scrivo per me, ma per la mia figlia maggiore, ha 23, anzi, fra poco ne compira’ 24.
Mi piacerebbe farle come regalo di compleanno un “incontro” con Lei in qualita’ di personal shopper. E’’ una ragazza che tiene al vestire con gusto, cerca l’abbinamento giusto di colori, scarpe ecc.
Difetta a mio parere nel vestire troppo sportivo, scarpe basse, pantaloni e qualche volta acquista non tenendo conto, a mio avviso, della sua fisicita’ e di conseguenza di quello che le sta bene addosso…
Meravigliosa, vero?
Se tutti i giorni potessi ricevere email come questa, mi assicurerei una vita piena di sorrisi.
E’ perfettamente normale che una giovane donna di 24 anni, viva il rapporto con la moda in balia di trends che spesso prediligono uno stile casual, pratico e a volte poco femminile.
Io alla sua età ero un maschiaccio e solo successivamente ho conquistato la mia femminilità.
Parlo di conquista perché credo che si tratti proprio di questo: riuscire ad accettare con naturalezza il valore della femminilità, di cui ogni donna, a dispetto della sua età o del suo modo di essere è depositaria.
Comprendere che possiamo essere femminili senza sforzo e aggressività, semplicemente affidandoci al nostro istinto, a ciò che siamo.
Ci sono donne che negano la propria femminilità, forse perché credono che sia una debolezza ed altre, invece, che la esasperano esattamente per il motivo opposto, utilizzandola come strumento per conquistare spazio nel mondo.
E poi ci sono donne, in molte altre culture profondamente diverse dalla nostra, orrendamente castigate nella propria femminilità.
Donne prive della libertà di esprimere se stesse.
Rifletto.. su ciò che vedo, sui discorsi che sento, sulle donne che incontro ed anche, evidentemente, sulle email che ricevo.
Rifletto e penso che sono davvero tante le donne, di tutte le età e classi sociali, che si sentono disorientate nel loro modo di intendere se stesse.
E’ complicato farsi carico di dare consigli in merito, non è il mio intento.
Nel mio piccolo, posso sicuramente spiegarvi come fare per ottenere il migliore aspetto possibile, a dispetto di ciò che siete veramente.
Anche se nella mia visione personale e soprattutto professionale, essere e apparire sono due aspetti che devono coincidere.
Tuttavia, una cosa posso dirvela con certezza: sicurezza, femminilità e padronanza di se, si conquistano attraverso una piena consapevolezza di ciò che siete e di quello che valete.
Detto così sembra ben poco, ma se ci riflettete bene capirete che per ottenerla, quella consapevolezza di se, bisogna fare una gran fatica.
..siamo così.. dolcemente complicate!