TUBINO E TACCHI? FRANCESCA ARGENTERO E’ TUTTO IL CONTRARIO!

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Francesca Argentero

Vi è mai capitato di farvi un’idea di una persona, prima di conoscerla personalmente, per poi scoprire che in realtà è del tutto diversa da quello che vi aspettavate?

A me è successo con Francesca Argentero.

Giovane imprenditrice torinese di successo, dal loft sede della sua agenzia che si trova al Cortile del Maglio, si occupa di marketing e strategie di comunicazione.

Tra le altre cose è socia fondatrice del progetto, 1 Caffè Onlus che sono lieta di segnalare e vi invito ad approfondire qui.

Chissà poi perché ho immaginato Francesca infilata in un tubino e arrampicata sul tacchi?

Sarà forse deformazione professionale la mia: quella di immaginare ogni donna professionista di successo incarnare una femminilità più classica, da manuale.

Invece, Francesca di classico non ha niente, nel senso più tradizionale della definizione, direi piuttosto che incarna un’estetica rock, frutto dell’educazione e dall’ambiente familiare nel quale è cresciuta.

Sono cresciuta ascoltando musica rock, la mia passione, mio padre suonava la batteria in un gruppo e questo è stato determinante per la mia educazione, fino a influenzare il mio stile di vita di donna adulta. Lo moda e lo stile devono esprimere l’identità di una persona e raccontare qualcosa di essa. Non si può pensare che non ci sia un legame. Io sono tutto il contrario di “tubino e tacchi”, ciò che indosso deve rappresentarmi all’interno del mio ambiente. Inoltre per me la moda deve essere facile da tenersi addosso. In questo sono fortunata, faccio un lavoro che amo e ciò che indosso è slegato da una qualsiasi funzione pubblica. Posso essere me stessa sempre.   

E come definiresti il tuo stile?

I miei amici dicono di me che sono  una “rockettara con i gusti da nerd”! Vuoi vedere qualcosa di veramente nerd?

A questo punto Francesca prende una scatola rettangole di colore scuro, solleva il coperchio, sposta la carta velina, estrae una bacchetta e mi dice: guarda, questa è la bacchetta di Harry Potter!

Stupita le chiedo se si tratta di un regalo che ha ricevuto, ma lei mi dice di essersi fatta un regalo da sé: io adoro acquistare oggetti del genere, spendo così i miei soldi, altrochè scarpe e vestiti.

Guardaroba, 90% casual, avrò almeno 15 paia di jeans diversi per colore e stile, ho due giubbotti in pelle piuttosto datati, uno nero e l’altro marrone, qualche gonna lunga, tantissime t-shirt, anche quella con lo stemma del Grifon d’Oro, per restare in tema nerd. Posseggo un po’ di capi tecnici per sciare e a pensarci bene ho da poco acquistato un altro giubbotto nero di pelle, da alternare all’altro. Indosso sneakers e anfibi, ho l’indole della rockettara e il contenuto del mio guardaroba mi corrisponde.

Accessori, mi piacciono gli anelli, ne ho tanti ma indosso sempre gli stessi: un anello chevalier con lo stemma, regalo dei 30anni da parte dei miei genitori; un anello raffigurante la testa di un leone, il mio segno zodiacale ed una fascia di fili d’argento che simboleggiano i fili della vita.

Shopping, non sono maniaca dello shopping, ho l’abitudine di acquistare abbigliamento solo quando mi serve qualcosa. Spendo molto sopratutto in musica, dvd, tecnologia, oggetti per passione e fumetti, adoro leggere Dylan Dog. Faccio acquisiti on line, mi piace Asos, ci compro i calzini. Ho la passione per i calzini, quelli con le stampe che sembrano tatuaggi.

Beauty, non uso molti prodotti, pochi ma ben selezionati. Mi trucco ma preferisco un effetto molto naturale. Non uso profumi e lavo i capelli praticamente tutti i giorni.

Chiedo a Francesca cosa pensa dello stile delle torinesi.

Hanno la tendenza ad omologarsi, ma non credo sia del tutto sbagliato, in fondo è come sentirsi parte di qualcosa.

Hai mai preso in prestito qualcosa dal guardaroba di tuo fratello?

Certo, più che dal guardaroba di mia madre! Io e Luca siamo molto legati e a volte penso che non sarebbe stato diverso, più di così, se si fosse trattato di una sorella. Dal suo guardaroba ho preso in prestito t-shirt, felpe, tutto quello che ho potuto nei limiti della diversità di taglia.

Ascoltando Francesca e osservando quel suo modo di essere così poco convenzionale, mi torna in mente un articolo che ho letto recentemente firmato da Lady Gaga, che mi fa riflettere.

Lady Gaga, probabilmente una delle artiste, donne e creative più non convenzionali in circolazione dice: Il concetto estetico è qualcosa di non convenzionale, non è un’equazione matematica. 

Sentirsi a proprio agio nei propri panni, accettarsi e piacersi a dispetto delle convezioni è forse uno dei segnali di bellezza più profondi da saper cogliere, nell’aria, nella storia, nella cultura e nella vita degli altri.

Probabilmente Francesca non ascolta la musica di Lady Gaga, tuttavia sono certa apprezzerà il pensiero.

Poi francamente, non mi viene in mente un modo migliore per ringraziare e salutare una “unconvetional girl” come lei!