VOCE DEL VERBO MODA EDIZIONE 2015: LA CULTURA DEL TESSUTO!

Voce Del Verbo Moda immagine d’archivio

E’ giunto nuovamente il tempo di coniugare il “verbo moda”, grazie all’edizione 2015 della kermesse Voce Del Verbo Moda, un progetto del Circolo dei Lettori di Torino arrivato alla terza edizione.

Prendete nota perché quest’anno, dal 22 al 25 ottobre, il fitto programma di eventi di VDVM è dedicato alla riscoperta del tessuto, la narrazione sapiente dell’intreccio, una risorsa manifatturiera centrale ed importantissima che coinvolge numerosi protagonisti del settore: produttori, designer, stilisti, imprenditori, fotografi, costumisti, registi, ecc..

L’edizione di quest’anno è suddivisa in sezioni: Storie sul filo, un programma di incontri come fossero un dialogo costante tra colori e filati, dedicato al tessuto, che vede protagonisti grandi personaggi e aziende della scena nazionale ed internazionale, per fare alcuni nomi, Missoni, il brand svizzero Freitag, F.lli Cerruti e molti altri; Non solo stoffa, una sezione dedicata allo stile e alla moda che coinvolge discipline affini, fotografia, cinema, letteratura e che si avvale della collaborazione del Museo Nazionale del Cinema, del Centro Nazione del Cortometraggio, del fotografo di moda Giovanni Gastel ma non solo; I Percorsi Museali, dedicati alla storia del tessuto e al suo impiego nei diversi secoli, in collaborazione con Palazzo Madama, il Museo Egizio e il Mao; Itinerari di Stile, un programma di visite guidate presso alcuni tra i più importanti poli e aziende italiane di filati, Lanificio Fratelli Piacenza, Museo MAGA, Fondazione Antonio Ratti, la fabbrica Freitag, ecc..

Come per le scorse edizioni, durante i quattro giorni di VDVM la città si accenderà tutta e verrà animata in maniera creativa, da un programma di appuntamenti, performance e workshop organizzati all’interno di negozi e spazi dedicati alla moda.

A mio avviso, quest’anno VDVM pur esplorando un solo aspetto della moda, la cultura del tessuto, per quanto vasta ed interconnessa con altri aspetti legati alla creatività, a differenza di ciò a cui ci aveva abituati nelle scorse edizioni, mantiene molto alto lo standard della manifestazione.

L’importanza di recuperare la cultura del tessuto è strettamente legata all’esigenza di continuare ad approfondire lo studio della realtà in corso, alla luce di una costante osservazione del mondo, delle persone, dei sentimenti, con l’attenzione rivolta al futuro che stiamo costruendo.

A chi è rivolto il vasto ed esaustivo programma di quest’anno?

A tutti quelli che desiderano recuperare un valore importante legato alla maestria, alla cura e alla qualità impiegate nel passato; agli addetti ai lavori e sopratutto a coloro che intraprendono una nuova avventura commerciale, la cui buona riuscita dipende da un’efficace strategia di pianificazione dell’offerta, all’80%.

Vale per tutto e ancora di più nella moda che vive nel futuro, è sempre nel domani e intuire oggi cosa il mercato desidererà domani, equivale a giocare una partita a scacchi conoscendo con due giorni di anticipo le mosse dell’avversario.

Non sono io a dirlo, lo dice Mario Dell’Oglio, Presidente della Camera Italiana dei Buyer Moda, nella prefazione al saggio di Stefano Sacchi, Fashion Puzzle.

Nessuno meglio di lui sa quanto siano ancora molto importanti a livello di capacità di leggere le tendenze e le inclinazioni del mercato, le proposte fatte stagionalmente dai produttori di tessuto: nel settore moda hanno una rilevanza enorme, anche se spesso poco raccontata e riconoscibile.

Tutto ciò ha a che fare con la capacità di innovare, con l’intento di costruire un futuro produttivo in grado di far buon uso del retaggio del passato, fondendolo con le nuove risorse tecnologiche e industriali introdotte.

Quale futuro ci attende?

Forse anche le conversazioni che coinvolgeranno i protagonisti di questa nuova edizione di VDVM, ci aiuteranno ha comprenderlo un po’ meglio.

Qui trovate tutto il programma di VDVM 2015..