Al grido di Freedom for Sandals mi accingo a condurre una battaglia personale a favore dell’uso dei sandali a primavera..
Non ci sono più le mezze stagioni lo sanno tutti, con tutto quello che ciò comporta a livello di cambio climatico e che meriterebbe di certo una riflessione ma non qui e non ora.
Oggi mi occupo di cose frivole e velleitarie e desidero, invece, riflettere sull’opportunità “pratica” di riconsiderare l’uso dei sandali sconfessando per sempre la brutale convenzione che impone di attendere l’arrivo dei canonici mesi estivi per poterli sfoggiare.
Perciò io dico Freedom for Sandals.. anticipiamoli a primavera e liberiamoli/ci dall’idea che ci vuole per forza il mese di giugno per poterli inforcare!
Ci hanno già mostrato che possiamo indossarli con i calzini in pieno inverno, non vedo proprio perché non dovremmo indossarli senza calzini a primavera e azzardare qualche abbinamento scombinando l’ordine stagionale del contenuto del guardaroba.
Perciò consiglio di aspettare una tiepida giornata primaverile e mixare i sandali estivi al pullover di cotone, aggiungere un paio di cropped pant in gabardine e completare il tutto con una giacca in tessuto tecnico, oppure in alternativa il classico trench.
E’ proprio vero che in questo periodo dell’anno “non sai davvero cosa indossare” perché la stagionalità procede a giorni alterni e spesso ad ore del giorno alterne, passando dal freddo pungente mattutino, alla calura in pausa pranzo e alla pioggia torrenziale all’ora dell’aperitivo.
Perciò capita di assistere a scene surreali, un caleidoscopico avvicendarsi di capi pescati dal guardaroba e abbinati alla rinfusa nel tentativo di dare un senso al look quotidiano del transito stagionale.
Tutto ciò appare sperimentale e a volte gli abbinamenti caotici e scombinati sono come utili esercizi del senso estetico e mi fanno venire in mente che le vere scoperte, come sostiene l’autore col senso del grottesco Chuck Palahniuk, vengono dal caos e dall’andare nella direzione che sembra sbagliata e sciocca.
Il caos inteso come libertà di espressione di se stessi, del proprio modo di essere attraverso gli abiti, potrebbe essere molto creativo e giocare un ruolo centrale nell’evoluzione dei codici estetici.
Le forme e le regole dell’eleganza non sono più universali né categoriche da tempo e fanno i conti con una rivoluzione culturale che apre nuove prospettive e mostra di non desiderare classificazioni ed identificazioni: la moda cambia in maniera dinamica e le novità cambiano i gusti.
Per questo motivo è arrivato il momento di liberare i sandali dalla classificazione di accessori tipicamente estivi, anche loro, tra cambio climatico e rivoluzioni estetiche e cultura, si sono guadagnati un posticino speciale nel guardaroba “a stagionalità a giorni alterni”.