Non c’è titolo migliore per introdurvi Eleonora Guerini detta Laleo, imprenditrice e trendsetter torinese, affascinante interprete di uno stile unico e personalissimo i cui tratti distintivi sono un mix intenso di femminilità ed aria sbarazzina.
Ho conosciuto Eleonora per la prima volta al Circolo dei Lettori durante l’ultima edizione di Voce del Verbo Moda.
Era impegnata in una performace culinaria, la sua specialità, sul palco della sala grande in compagnia del giornalista Luca Ferrua e dello stilista Walter Dang, e disquisiva di cibo e moda.
In Eleonora cibo e moda si contaminano alla perfezione e si esprimono attraverso il senso dello stile, l’estetica ricercata e curata dei suoi piatti e del suo Bistrot, inaugurato circa un anno fa in corso Verona 38E nel cuore del quartiere Regio Parco, luogo in fervida ascesa, ed attraverso il suo sconfinato interesse per la moda.
Il Bistrot aperto da Eleonora si chiama Laleo, come lei, ed offre una deliziosa scelta di 3 differenti pietanze: la Dorata, risotto da passeggio, la Pocha, piccola tasca di pasta lievitata e la Zuppa di verdure di stagione, pochi piatti e tanti gusti ed ingredienti diversi, così ogni volta la bontà è sempre una grande scoperta.
Ma non solo, è possibile fare anche ottime merende e squisiti aperitivi sempre con tanto buon gusto, in ogni senso.
Investo in vestiti, una massima che ho appreso da mia madre e spendo una quantità indecente di soldi in shopping, esordisce Eleonora.
L’ho raggiunta un pomeriggio nel suo Bistrot, un luogo di design d’ispirazione anni ’70 ma che mantiene un gusto contemporaneo, dove l’accoglienza e la cura sono squisitamente ricercate e familiari allo stesso tempo.
Shopping, non faccio shopping qui a Torino, non ho molto tempo da dedicare al classico giro di negozi. Approfitto per far shopping quando sono in viaggio, ultimamente mi trovavo ad Hong Kong per lavoro ed ho acquistato un bellissimo paio di Adidas della collezione della stilista Mary Katrantzou. Faccio shopping prevalentemente utilizzando l’e-commerce, mi affido a siti selezionati come Yoox, perché in questo modo non ho limiti di orario, posso far shopping a qualsiasi ora, non devo preoccuparmi del tempo a disposizione. Ormai ho affinato la mia tecnica di acquisto. Faccio una scelta di ciò che desidero acquistare, prevalentemente abiti e scarpe, seleziono le caratteristiche: modello, taglia, numero di scarpa ecc.. Nel caso ci fosse qualcosa di assolutamente desiderabile, acquisto subito, altrimenti inserisco i capi scelti nella mia lista dei desideri e attendo che il prezzo scenda un po’. Se perdo l’acquisto non è un problema, cerco altro e di solito trovo sempre qualcosa che mi piace in alternativa. Recentemente però ho distrattamente acquistato due volte lo stesso paio di Manolo. Mi sono vista recapitare a casa le stesse scarpe esattamente il giorno successivo alla prima consegna. Incredibile!
The best uniform, senza dubbio il mio capo preferito quello che mi rappresenta di più è l’abito. Strutturato, femminile e fluttuante ma d’indole discreta. Adoro gli abiti, ne ho tanti e continuo a comprarne. Mi piace che abbia l’orlo poco sopra il ginocchio e che sia colorato. Non amo vestirmi di nero e per questo motivo tra gli abiti possibili il classico tubino nero non fa al caso mio. Ne ho uno, però. Mi piace indossare i colori e adoro tutte le sfumature che dal rosso virano fino al fucsia, il mio preferito in assoluto.
Scarpe, posseggo circa 240 paia di scarpe, tutte perfettamente ordinate e bene in vista. Adoro le scarpe con il tacco e continuerei a comprane sempre di nuove. Tuttavia, ormai sono arrivata al punto di non avere più posto per stiparle. Per poter acquistare un nuovo paio di scarpe devo per forza sbarazzarmi di un paio vecchio e non è accettabile sbarazzarsi delle scarpe. Ricordo ancora il giorno che ho acquistato il mio primo paio di Manolo, anni fa a Londra, nel piccolo negozietto storico del marchio. Bellissime, bianche e nere, molto particolari e che mi piace sempre indossare.
Borse e Bijoux, circa un anno fa ho subito un furto e in quell’occasione ho perso molte delle mie borse, alcune erano ancora nuove, i gioielli e le pellicce. Non ho più pensato di dover ricostituire quella parte del mio guardaroba rubata. Avevo una bellissima collezione di orecchini degli anni ’40, le classiche perle ed alcuni gioielli di famiglia conservati negli anni. Ciò che resta è esattamente quello che indossavo quel giorno, un orologio e qualche anello. Ad ogni modo, non ho una particolare predilezione per le borse come accessori e per i bijoux trendy.
Beauty, mi trucco poco, utilizzo il make up di Mac e il mio vezzo è il rossetto rosso. Ho l’abitudine di fare molte maschere al viso. Utilizzo un marchio di cosmesi canadese che si chiama Chantecaille. Anche in questo caso faccio acquisti utilizzando siti selezionati.
Chiedo ad Eleonora a cosa si ispirano i suoi tatuaggi.
A seconda dei momenti della mia vita, da quando avevo 16 anni e ho fatto il mio primo tatuaggio a Londra, ho sentito la necessità di imprimere sulla mia pelle le sensazioni del momento. I tatuaggi, per me, rappresentano come nient’altro, la possibilità che un certo sentire sia immutabile, non cambi nel tempo. L’essere umano muta, mutano i sentimenti, i pensieri e il tatuaggio rimane impresso a ricordarmi che in un certo momento della mia vita ero così.L’ultimo tatuaggio fatto ad ottobre scorso, un veliero, porta i nomi di due persone speciali che ho drammaticamente perso lo scorso anno a un mese di distanza. Un dolore straziante che deve rimanere impresso per sempre.
Come definiresti lo stile delle torinesi?
Non saprei definirlo, in realtà. Non è uno stile trendy, non si può certo dire che le torinesi osino come accade in tante altre città decisamente più cosmopolite. Torino è una città borghese, di una borghesia di sinistra che ama gli abiti morbidi, senza troppe forme. A Torino ci si vergogna di essere ricchi, per esempio, un certo moralismo a volte disgustoso. Perciò, ci si veste per dissimulare. Quello che ho sempre amato delle torinesi è il portamento elegante, il modo in cui camminano. Quando vivevo a Roma anni fa, tornando a Torino ogni tanto, ricordo che rimanevo incantata ad osservare le signore comminare.
Cibo e moda sono un mix in grado di soddisfare il piacere delle persone e di contribuire all’evolversi degli stili di vita, tutto ciò avviene attraverso la scoperta di luoghi e persone speciali, in grado di ispirarci con il proprio stile di vita e di sorprenderci con la propria creatività.
Non vi resta che fare un salto da Laleo, il Bistrot più trendy di Torino per gustare del buon cibo e sbirciare lo stile di Eleonora..
Grazie Eleonora per la bella chiacchierata!
Grazie a te, adesso vado a cucinare!